Se non siete di Bari forse non avete mai sentito parlare della “malombra” o nominare la “Malombra”: e nonostante ciò, vi renderete conto già da soli che il termine di per sé non trasmette nulla di rassicurante. Al contrario, in quel di Bari, la malombra è un personaggio talmente tanto noto e la cui presenza è data così per assodata, che fa parte della vita di tante famiglie, soprattutto nei dialoghi del quotidiano: “Non fare la malombra!”, si sente spesso dire. Ma cosa significa e da dove proviene questo modo di dire?
La mal’ombra o malombra: come si presenta
La malombra sarebbe un’ombra inquietante che si introduce nelle abitazioni sotto forma di ansia, preoccupazione, insonnia, palpitazioni. A livello lessicale, malombra deriva, com’è facile intuire, dall’unione dei termini “malvagio” e “ombra”: una parola che ci dà precisamente l’idea del tipo di figura pronta a far capolino nelle nostre case (o per lo meno nelle abitazioni degli amici baresi) in piena notte. A livello di immaginario collettivo si tratterebbe di un’ombra, appunto, dalle sembianze di un’anziana. Farebbe la sua classica comparsa su una sedia vuota lasciata nella stanza da letto, motivo per il quale il folkore popolare suggerisce di evitare di lasciare sedute vuote accanto al letto i ai piedi di esso. Proprio come farebbe la signora con la falce in procinto di venire a prendere il malcapitato di turno. Ma non sempre assume le sembianze di un’anziana signora. Altre volte sembra si presenti sotto forma di animale (più spesso di cane di colore nero), altre volte invece si manifesta sotto forma di un denso fumo nerastro serpeggiante dentro casa.
Come tenersi alla larga dall’ombra funesta
Chi l’ha effettivamente incontrata ha riferito di aver vissuto momenti di puro terrore e di grande angoscia. Chi non l’ha incontrata ma ne ha solamente percepito la presenza, ha riferito invece episodi di poltergeist, spostamenti di oggetti, rumori inconsueti e via dicendo. In Puglia, ed in particolar modo nel barese, l’esistenza della Malombra non è un retaggio del passato, ma anzi ancora oggi l’anziana ombra malvagia è ancora ben presente nell’immaginario collettivo, ed anche particolarmente temuta. A tal punto che non è infrequente che qualcuno eviti di nominarla nel timore di invocarla e finire con averci a che fare seppur involontariamente. Per evitarla, come detto, si evita di lasciare sedie vuote in camera da letto, così come si usa lasciar sull’uscio di casa una scopa. La saggezza popolare suggerisce che la Malombra, giunta al cospetto dell’abitazione e vista la scopa, si atterderebbe a contarne le setole, finendo così per far mattina e vedendosi obbligata a desistere dai suoi intenti malvagi. Tornando in camera da letto, un altro metodo per difendersi dalla Malombra sarebbe quello di tenere delle forbici di metallo accanto al letto, così che, qualora l’ombra malvagia si dovesse presentare, sarebbe facile tagliarle le dita e recidere il legame che ci lega a lei.