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Il pane pugliese, eccellenza da tutelare

In Puglia la maestria nel preparare il pane è conosciuta non solo a livello regionale: basta pensare al classico pane di Altamura, consumata ovunque, che oramai necessita sicuramente di essere tutelata come si deve. Proprio di recente il presidente del gruppo consiliare del Partito Democratico, Paolo Campo, ha messo in evidenza che è importante “custodire” un’eccellenza di questo tipo giacché é pure un vero e proprio simbolo dell’identità pugliese. Fortunatamente, qualcosa sembra muoversi con l’introduzione di una nuova legge che, oramai, consentirà di capire qual é il vero pane pugliese fresco.

Le nuova legge tutela il pane pugliese distinguendo il fresco da decotto e congelato

Per chi non lo sapesse, la legge di cui stiamo parlando consentirà di far orientare meglio il consumatore nella scelta del buon pane pugliese: in questo modo, vi sarà un’indicazione che ci farà capire quando si ha a che fare con un pane precotto piuttosto che uno congelato. Le misure che si adottano, peraltro, permettono pure di tutelare il lavoro fatto dai maestri panettieri che così possono vendere il proprio pane fresco entro ed esclusivamente 24 ore dalla panificazione. L’altro pane, quello che sarà conservato, dovrà riportare un’etichetta di informazioni, in cui sarà indicato la sua provenienza ma anche il processo di produzione (precotto o congelato). Nel complesso, quindi, si potrà valorizzare anche la produzione dei forni pugliesi e si potrà anche sostenere la filiera regionale che si dedica con tanta attenzione alla panificazione ed alla promozione di prodotti tipici come il pane di Altamura. Dall’altra parte, anche il consumatore potrà sentirsi più sicuro quando porterà in tavola il suo pane e saprà con certezza se ha a che fare con un pane fresco, decotto o congelato.

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