stop in Puglia all'eolico

La Regione Puglia dice stop all’eolico

Oramai gli impianti eolici in Puglia sono diventati parte integrante di diversi paesaggi, ma proprio di recente vi è stato un parere negativo all’insediamento di nuove pale eoliche all’interno dei comuni di Monti Dauni. Difatti, diversi sindaci di questi comuni hanno espresso una risposta negativa nei confronti di nuove richieste e la Regione Puglia ha deciso di dare anch’essa un taglio all’invasione dell’eolico in provincia di Foggia. Tutto ciò è emerso in occasione dell’ultimo incontro della Giunta Regionale, svoltosi lo scorso mercoledì 30 gennaio 2019. Il presidente Emiliano ha sottolineato a più riprese che vi è un parere negativo per l’introduzione di nuove pale, giacché quest’ultime non si possono inserire in maniera armoniosa sul territorio pugliese.

Negata la compatibilità ambientale per la costruzione di nuovi impianti

Gli impianti di energia elettrica prodotta tramite eolico dovrebbero essere posizionati nei comuni di San Paolo di Vitate e Poggio Imperiale; naturalmente, anche le opere di connessione alla RTN da farsi nel comune di Apricena con la società I.V.P.C. Srl non sono state accettate. La medesima negazione è stata data anche per la realizzazione dell’impianto nel comune di Bovino e nel comune di Troia per le opere di connessione proposte da Renvico Italy SRL. Anche in tal caso, i responsabili hanno sottolineato che non vi è compatibilità ambientale, così come per la proposta avanzata dalla società Wind Energy Castelluccio SRL e Wind Energy Ascoli SRL per quanto riguarda il posizionamento dei relativi impianti a Castelluccio dei Sauri e Ascoli Satriano. Per i stessi motivi, infine, si è detto di no alla società Renvico Italy SRL presso il comune di Casalvecchio di Puglia. Come si può ben notare, le proposte avanzate per la costruzione di nuovi impianti di energia elettrica che sfruttano le pale eoliche oramai hanno preso il sopravvento e, in un certo senso, si può dire di essere saturati a livello nazionale di impianti eolici soprattutto nell’area della Capitanata.

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