Vi basterà recarvi in un qualunque supermercato o ipermercato per scoprire che una bottiglia di passata di pomodoro può costare davvero molto poco. Anche molto meno di 50 centesimi. Ma com’è possibile? Vi sarete chiesti. Anche senza essere particolarmente competenti in materia, è intuitivo che il costo della bottiglia, dell’etichettatura e di eventuali movimenti logistici della merce dovrebbe di per sé superare per lo meno il costo di qualche euro. Senza contare il contenuto, cioè il prodotto. Eppure, secondo una ricerca a cura dell’Università degli Studi della Campania, che ha preso in esame alcune tra le marche più diffuse di bottiglie di passata di pomodoro, è proprio così: il costo MEDIO di una bottiglia di passata è 39 centesimi (o poco meno). Se a questi aggiungiamo i costi sopracitati (logistica, trasporto, etichetta…) comunque non si supera un totale di 40 centesimi!
Ma davvero è buona una passata di pomodoro se costa così poco?
Incredibile ma vero, insomma. Se da un lato ci fa comodo spendere poco una volta arrivati in cassa, è anche vero che dovremmo porci dei quesiti in merito a ciò che acquistiamo e che mettiamo nei piatti dei nostri figli e dei nostri cari. E allora, la domanda sorge spontanea: cosa mettiamo nei nostri piatti? Che cibo offriamo ai nostri figli? Si sente spesso parlare di dieta mediterranea, di mangiar sano, di italianità associata proprio ad un virtuosismo gastronomico fatto di ingredienti sani e genuini, a km 0, privi di conservanti. Ma può una bottiglia di passata del valore di soli 39 centesimi offrire al suo interno tutta questa straordinaria qualità, sapore, salute? Cosa ci sarà al suo interno? O la spiegazione di questo prezzo così accattivante va ricercata altrove?
Ecco spiegato perchè la passata arriva a costare così poco
La passata di pomodoro che si trova nella Grande Distribuzione Organizzata arriva a costare poco perchè aziende e catene di supermercati si mettono d’accordo sull’acquisto della merce in base alla tecnica del doppio ribasso. In pratica, la vendita viene effettuata sotto forma di asta. In questo contesto, l’azienda che fa la prima offerta non vince l’asta, ma la perde. A questo punto si apre una seconda asta con un nuovo prezzo della base d’asta, più basso del primo. Le aziende fornitrici fanno un’offerta il più bassa possibile per aggiudicarsi l’asta. Purtroppo però quel che succede è che le offerte fatte si rivelano poco sostenibili da un punto di vista imprenditoriale, industriale, pratico. Insomma, finiscono per vendere ad un costo inferiore di quello sostenuto per la produzione.
E allora, come fanno a sopravvivere? Ecco alcune opzioni plausibili, (tra cui alcune poco edificanti):
- non pagare i fornitori
- sottopagare i dipendenti
- smaltire i rifiuti in modo scorretto
- avere degli stock di merce fermi in magazzino, che si trasformano, giorno dopo giorno, in un costo
- prendere accordi per acquistare la materia prima ad un prezzo inferiore al suo valore, costringendo l’agricoltore a stringere sui costi ed a trovare formule che gli consentano di rientrare nei suoi costi (caporalato)
- acquistare materia prima al risparmio, di qualità mediocre, spesso dall’estero, per poi dichiarare che si tratta di un prodotto italiano (ma se dichiari di aver imbottigliato un prodotto DOP, DEVE essere dop).
Perchè bisognerebbe vendere il prodotto finito ad un prezzo maggiore?
Purtroppo questo sistema strozza l’economia e mette in difficoltà l’intera filiera a diversi livelli. Vendere un prodotto finito ad un prezzo maggiore, al contrario, consentirebbe di dare maggior respiro all’economia ed all’intera filiera su più livelli, di contrastare il fenomeno del caporalato e di permettere ai consumatori di avere la certezza dell’origine del prodotto che mettono in tavola.
Perchè acquistare una passata di pomodoro “diversa”?
Acquistare una passata di pomodoro “diversa”, come quella che noi di LaTerraDiPuglia proponiamo, consente di fermare il circolo vizioso di una filiera in qualche modo “malata” che, in qualunque punto del suo ingranaggio, a monte o a valle, ha evidentemente qualcosa che non funziona. E che mette in difficoltà diverse famiglie, siano quelle degli agricoltori, dei trasportatori, dei fornitori.
Smettere di “fare il gioco” di questo mercato che gioca al ribasso e di visitare alcune catene di supermercati attratti solamente dai prezzi invitanti della passata di pomodoro, fa davvero bene a tutti.
- aiuta l’economia a recuperare una boccata di ossigeno
- toglie tante famiglie dal problema economico causato da una filiera che li costringe a giocare anno dopo anno al ribasso
- permette a te di avere sulla tua tavola la garanzia di un prodotto davvero buono, davvero sano e davvero locale
- regala a te e ai tuoi cari la certezza di un futuro pieno di benessere e di salute.
Qualche idea di passata di pomodoro buone, sane, sicure, garantite, Made in Italy?
Ecco un esempio di PASSATE DI POMODORO buone, sane, sicure e garantite.
Prodotte in Puglia (davvero) da pomodori PUGLIESI buoni perchè maturati al caldo sole estivo. Senza aggiunta d’altro.
Oltre che buona, la vuoi anche BIOLOGICA?
E non finisce qui. Oltre ad acquistare una passata di pomodoro buona, la vuoi anche BIOLOGICA!?!?!
E allora gira al largo dalla GDO e vieni da noi…. sul nostro shop troverai anche passata di pomodoro biologica ricavata da pomodori che sono stati coltivati seguendo il ritmo delle stagioni, senza l’uso di agenti chimici, fertilizzanti o pesticidi e nel pieno rispetto di terreno ed ambiente.