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Il Consiglio di Stato ribadisce la revoca della concessione al Samsara Beach

La movida salentina è chiamata a fare i conti con una notizia importante, che riguarda uno degli stabilimenti tra i più famosi dell’intera penisola, e simbolo del divertimento a Gallipoli: stiamo parlando del Samsara Beach, ritrovo molto frequentato della località leccese, cui il Comune di Gallipoli aveva revocato la concessione. I gestori dello stabilimento, infatti, avevano deciso di censurare la decisione dell’ente locale, portando dapprima la questione al Tar di Lecce, che ha sentenziato a favore della determina comunale, la cui validità è stata ribadita ora dal Consiglio di Stato.

La vicenda aveva preso il via nel novembre dello scorso anno, quando il Comune di Gallipoli aveva deciso di revocare la concessione (in scadenza per dicembre 2020) al Samsara Beach. La società che gestisce il ritrovo, durante il mese di gennaio scorso, aveva ricevuto la pronuncia negativa del tribunale amministrativo regionale, decisione ora confermata dalla quinta sezione del massimo tribunale amministrativo, il Consiglio di Stato, che ha così stabilito la liceità della decisione comunale, basata sulle leggi regionali in materia e sulle ispezioni della Capitaneria di Porto.

Samsara Beach: oltre agli ombrelloni e sdraio, la discoteca

Il Comune di Gallipoli, dal canto suo, nel revocare la concessione demaniale aveva individuato che l’area era usata come discoteca, e non come semplice stabilimento con la posa di ombrelloni e sdraio. I giudici – sulla base del materiale documentale proposto – hanno rilevato che l’intrattenimento musicale era troppo frequente e comportava una partecipazione delle persone tale da andare oltre l’attività oggetto della concessione.

A questo punto, il comune leccese – che aveva deciso di non rendere esecutiva la revoca della concessione fino alla sentenza del Consiglio di Stato – dovrebbe chiedere la chiusura del Samsara Beach, una decisione che inciderà evidentemente sulla movida salentina.

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