E’ saltato il concerto che il cantante Povia doveva tenere a Lecce al teatro Paisiello in 20 aprile. L’evento, che doveva avere un fine benefico, non è stato ritenuto idoneo al 100% per ricevere il patrocinio del comune, ed è stato quindi annullato. Il cantante ha però puntato il dito contro il sindaco, poco sensibile al tema della beneficienza ed invece succube delle pressioni dell’Arcigay. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo.

Era previsto per il 20 aprile in concerto di Giuseppe Povia in quel di Lecce. L’intento era più che mai nobile, in quanto si trattava di devolvere parte dell’incasso in beneficienza, nello specifico ad un’associazione che raccoglie fondi per la ricerca contro il cancro, istituita in memoria di un bambino che non c’è più.

Un evento non patrocinabile: scusa o realtà?

Tuttavia, il Comune e l’associazione in questione hanno deciso di annullare il concerto. La motivazione ufficiale è che poichè solo il 15% dell’incasso – e non la sua totalità – sarebbe stato devoluto in beneficienza, il Comune di Lecce non poteva patrocinare l’evento. A quanto pare, la presidente dell’associazione alla quale avrebbero dovuto essere devoluti i ricavati dell’evento, non ha opposto resistenza, e dunque, in accordo con il Sindaco di Lecce, ha accettato di rinunciare al concerto.

Povia si indigna ed accusa sindaco ed organizzazione di aver ceduto alle intimidazioni di Arcigay

Immediata la replica del cantante, che ha puntualizzato che ad essere stato annullato non è stato l’evento in sè e per sè, ma “la mia presenza”, puntando il dito contro il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e l’organizzatrice dell’evento. Il primo è stato accusato di aver ceduto alle pressioni dell’Arcigay, che non voleva la presenza del cantante in città, mentre la seconda di aver tradito lo spirito dell’associazione. Il cantante, insomma, si è sentito boicottato, e si è detto scandalizzato dalla capacità di Arcigay di intimidire il sindaco, che ha solamente saputo nascondersi dietro la scusa della non patrocinabilità.

Arcigay contro Povia, una storia vecchia

Ma come mai l’Arcigay non vorrebbe Povia a Lecce? E’ presto detto. Per chi non lo ricorda, nel 2008 il cantante fu al centro di un’aspra polemica sull’argomento dell’omosessualità, innescata dall’uscita della sua canzone Luca era Gay. Attraverso le parole della canzone, e successivamente in una serie di interviste su carta stampata ed in televisione, il cantante avrebbe fatto passare il messaggio che l’omosessualità sarebbe una condizione “indotta” dalle frequentazioni e dal tipo di esistenza che si conduce, e che si potrebbe in qualche modo “superare”, andando infine a cambiare orientamento sessuale (diventando etero). Parole forti, che hanno suscitato lo sdegno dell’Arcigay e delle associazioni LGBT, e che sono addirittura sfociate in una interrogazione parlamentare. Insomma, tra Povia e l’Arcigay non corre buon sangue, e ad oggi quello scandalo non è del tutto superato, in quanto il cantante continua ad essere tacciato di omofobia.

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Forza Italia invita Povia a Lecce: con noi, nessuna censura

Nello scontro tra Povia ed il comune di Lecce è intervenuto infine Paolo Pagliaro, di Forza Italia, che si è detto più che disponibile ad invitare Povia a sue spese presso il capoluogo pugliese, e che si farà promotore di una serata nella quale il cantautore potrà cantare ed esprimere liberamente il suo pensiero, senza temere di essere tacciato di omofobia o, peggio, censurato. Vedremo come andrà a finire.