E’ nata in Puglia la prima Banca della Terra, un interessante database volto a recuperare i terreni agricoli che per vari motivi o sono stati lasciati incolti oppure sono stati proprio abbandonati. Un vero peccato, tant’è che la Regione Puglia ha deciso di dar vita alla Banca della Terra, un elenco informatico di tutti questi terreni al fine di recuperarli e renderli utilizzabili a chi desideri avviare un’attività imprenditoriale nel settore agricolo.
L’iniziativa ci piace, perchè ci piace l’idea di vedere una Puglia tenuta bene, ordinata e ben coltivata, piuttosto che abbandonata tristemente a se stessa. E non solo: ci piace anche perchè, come abbiamo visto recentemente, il 20% dell’indotto economico del 2016 per ciò che concerne la regione Puglia è venuto proprio dal settore agroalimentare. Un settore, insomma, che è capace di dare molte soddisfazioni, soprattutto se si sceglie di lavorare la terra un pò come si faceva un tempo, avendone cura, limitando l’uso della chimica, favorendo concetti quali agricoltura integrata, filiera corta, approccio biodinamico. Sono proprio gli agricoltori che amano e rispettano la terra, infatti, a ricavarne prodotti che il pubblico è tornato recentemente ad amare, in un’ottica di rispetto non solo verso l’ambiente, ma anche verso la salute e verso la ricerca dei sapori di un tempo.