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Xylella: il problema diventa di dimensioni europee

Vi avevamo lasciati la scorsa settimana, amiche ed amici della Puglia, riportandovi la notizia secondo la quale la Francia aveva introdotto un blocco alle importazioni di vegetali dalla nostra regione, con il placet dell’Unione Europea, la quale, finora non si è molto attivata con le sue istituzioni comunitarie per tentare di scongiurare i rischi più gravi di questa epidemia, intervenendo in maniera più decisa sulle importazioni di vegetali dall’estero. Ora, la Xylella è arrivata anche nel paese transalpino, facendo assumere all’emergenza la connotazione di un problema europeo.

Francia e Puglia: analogie nel contagio da xylella

Ciò che dovrebbe far riflettere maggiormente, è il fatto che il contagio non sia avvenuto attraverso l’importazione di piante pugliesi, bensì, attraverso l’arrivo di una pianta del caffè della regione centramericana, sdogana nel porto di Rotterdam nei Paesi Bassi: si tratterebbe dello stesso percorso alla base della comparsa dell’epidemia di xylella in Puglia. Per tentare di salvare gli ulivi pugliesi, si sono mobilitati cittadini, associazioni e istituzioni locali, perché i tempi sono veramente ristretti, soprattutto per il raggiungimento della maturità da parte dell’insetto responsabile del contagio… condividete la vostra mobilitazione con l’hashtag #lebuonepraticheday.

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