La Puglia e la Xylella: ecco le ultime news
Cosa sta succedendo ai nostri preziosi ulivi, amiche ed amici della Puglia? La questione della Xylella fastidiosa sta conoscendo degli sviluppi sempre più importanti, considerando come anche al di fuori dell’Italia, ci sono delle autorità che si stanno occupando della vicenda, e non tutte le news che arrivano sembrano essere relative ad una soluzione poco invasiva e distruttiva della problematica. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è successo in questi ultimi giorni.
Per Confagricoltura, il 10 percento del patrimonio olivicolo italiano è minacciato
Apriamo la nostra rassegna, riportandovi le preoccupazioni di Confagricoltura, la quale, ha voluto rimarcare come l’emergenza Xylella non è più ormai soltanto un problema del Salento, che chiaramente sperimenta una situazione gravissima, ma tocca ben 100.000 ettari di territori olivicoli, che rappresentano un decimo di tutto il patrimonio italiano… Insomma, è un chiaro invito alle istituzioni nazionali ad intervenire in maniera razionale.
In Francia, stop a ben 102 specie vegetali pugliesi, con l’ok dell’UE
Il secondo punto della nostra analisi, è invece relativo a quanto sta accadendo al di fuori dei confini italiani: la Francia, come già vi abbiamo detto negli scorsi giorni, si è attivata per mettere al bando, tramite decreto, ben 102 specie vegetali pugliesi dal suo mercato nazionale. Ulivi, vitigni, fichi, mandorli, peschi, agrumi, ciliegi, gelsi, albicocchi e tante piante ornamentali non potranno essere vendute nel paese transalpino. Da parte europea, la Commissione sostiene che la decisione francese sia legittima, in quanto la normativa comunitaria permette di bloccare le importazioni in casi di emergenza, se non vi è un’iniziativa tempestiva comunitaria.
TAR Puglia: si va al Tar del Lazio per gli abbattimenti di ulivi
L’ultima notizia, riguarda invece una pronuncia del TAR della Puglia, il quale ha in sostanza blocco l’estirpazione degli ulivi che si trovano nell’area di Oria, dove, un olivicoltore ha deciso di rivolgersi alla giustizia amministrativa nel tentativo di non perdere le sue piante. Il Tar pugliese, comunque, ha rimesso al Tar del Lazio la competenza a pronunciarsi in sul piano di eradicazione, in ragione del decreto ministeriale e dello dichiarazione dello stato di emergenza. Come evolverà la questione? Vi terremo senz’altro aggiornati…
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