Gli ultimi sviluppi sulla vicenda della xylella
Buon inizio di settimana a tutte le amiche e gli amici della Puglia, e in questo secondo lunedì del mese di giugno, vogliamo focalizzare la nostra attenzione ancora una volta sulla questione della xylella, che inquieta non poco cittadini, associazioni, agricoltori e le istituzioni locali, tutti alla ricerca di una soluzione contro un’emergenza che potrebbe privare la nostra regione di un patrimonio naturalistico molto prezioso. Anche Nature, al riguardo, si è occupata di riportare la notizia delle indagini svolte a carico degli scienziati per comprendere se abbiano avuto un ruolo nell’emergenza.
Se la ricerca è oggetto di indagini e di dubbi
Ciò che riporta la prestigiosa rivista, è proprio che gli stessi ricercatori siano oggetto di veri e propri attacchi sulla base del sospetto che l’introduzione della xylella in Puglia possa essere frutto di un loro errore, come del resto, che la successiva propagazione sia stata favorita da un’inerzia nel contrastarla. L’ipotesi secondo la quale la xylella sia arrivata in Europa, dove in precedenza era assente, attraverso l’importazione di piante dalla Costa Rica, non sembra convincere tutti quanti, e anzi, sono gli scienziati californiani ad esser nell’occhio del ciclone.
Un esperimento sfuggito di mano ai ricercatori?
Il dubbio che non è stato ancora fugato del tutto, almeno a livello di opinione pubblica, è quello che l’emergenza sia stata frutto di un errore nel controllare i batteri durante la formazione all’istituto agronomico di Bari. A questo proposito, la regione ha stanziato un paio di milioni di euro per sostenere la ricerca di una soluzione a un problema molto serio che potrebbe causare effetti negativi molto importanti per il settore agricolo. E sullo sfondo, resta sempre anche il dubbio di una speculazione mirata per convertire aree verdi in zone edificabili per supportare il settore turistico…
Chi avrà ragione alla fine? Vedremo quali saranno i risultati delle indagini condotte dalla magistratura…