Alla scoperta della Ciclovia dell’Acqua in Puglia
Dopo la realizzazione dell’Acquedotto di Puglia, nel secondo decennio dello scorso secolo, un’opera di grande importanza e di rilevanza ingegneristica, la nostra regione si è poi lanciata in un nuovo progetto particolarmente interessante, vale a dire, la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, una pista ciclabile che nelle intenzioni dovrebbe estendersi per oltre 250 km, andando a gettare le basi per un nuovo modello di turismo, quello appunto basato sulla fruizione delle bici per conoscere il territorio, che già in altre regioni italiane ha generato un indotto importante.
Lo stato attuale e il futuro della Ciclovia pugliese
Fino ad oggi, il progetto è stato realizzato per circa una decina di chilometri, e collega le cittadine di Locorotondo e Ceglie Messapica, offrendo un interessante percorso all’interno della natura. Proprio a questo proposito, ben 30 associazioni attive a livello locale, hanno deciso di attivarsi per sostenere lo sviluppo di una ciclovia che permetta di mettere in collegamento il Salento con la Valle d’Itria, andando a realizzare un percorso che si snoderebbe per oltre 110 chilometri, con il quale sostenere lo sviluppo del cicloturismo in una regione in cui questo settore cresce bene.
Acquedotto Pugliese
Considerando anche i progetti che riguardano da vicino l’Acquedotto Pugliese, per i quali sono già stati pianificati o sono in corso di opera dei lavori con tanto di cantieri, l’incidenza dei costi di realizzazione di una Ciclovia potrebbe essere tutto sommato limitata, offrendo per contro una buona ricaduta a livello economico, con una veloce copertura dei costi generati dall’operazione. La parte esistente di Ciclovia, lo scorso anno, ha ottenuto un riconoscimento particolare in termini di Premio Nazionale Go Slow, a testimonianza del valore dell’opera e del suo potenziale di sostenibilità.