Sciopero ad oltranza e blocchi stradali per l’Ilva
Non sembra destinata a risolversi in modo breve, la vicenda del sequestro dei sei reparti dell’Ilva di Taranto ai quali, contrariamente alle aspettative, sono stati apposti i sigilli da parte del GIP: dopo la decisione del giudice, infatti, ieri è stato proclamato lo sciopero ad oltranza e vi sono state alcune dimostrazioni contro la decisione, con blocchi stradali. La protesta, all’indomani della decisione, non accenna a placarsi e dopo l’assemblea di stamani dei lavoratori e sindacati, si prospettano ulteriori manifestazioni degli operai coinvolti, con nuovi blocchi stradali.
Ilva Taranto: i sindacati e i lavoratori insieme contro le decisioni giudiziarie
I sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, hanno già fatto sapere che interverranno per non far calare l’attenzione nei confronti di una vicenda che potrebbe mettere a rischio i posti di lavoro di 12.000 operai. I lavoratori si starebbero preparando a nuovi presidi e blocchi stradali in direzione di Statte, sulla statale 106 per Reggio Calabria, sul Ponte Girevole e, infine, sulla strada in direzione di San Giorgio. Nel frattempo il prefetto di Taranto Claudio Sammartino ha organizzato un incontro con i sindacati e, dal canto suo, il procuratore capo di Taranto Franco Sebastio ha organizzato una conferenza stampa per illustrare in modo più dettagliato il provvedimento giudiziario.