Preoccupazioni e malcontento dei lavoratori dell’Ilva
Non si placano le proteste e le preoccupazioni dei lavoratori dell’Ilva di Taranto, che alla luce delle motivazioni depositate dal GIP Patrizia Todisco relativamente alla sua ordinanza – che prevede il sequestro di alcuni degli impianti – hanno deciso ieri di bloccare le statali Appia in direzione per Bari e per Reggio Calabria per ben due ore, durante le quali operai e sindacati hanno marciato insieme per manifestare le loro perplessità e i timori circa il futuro dell’Ilva.
Per l’Ilva di Taranto un sequestro senza blocco immediato
Come detto, le misure coercitive erano attese e, alla fine, sono arrivate comunque in forma equilibrata: è vero che verrà portato a termine un sequestro degli impianti, ma questo non avrà alcun effetto immediato, proprio per evitare che si manifesti il tanto temuto blocco improvviso della produzione con l’apposizione dei sigilli. Secondo alcuni, anzi, la misura mite del provvedimento, potrebbe rendere il sequestro meno pesante: ci potrebbero volere infatti settimane per attuare le prime misure, che inoltre potrebbero essere eseguite dallo stesso personale qualificato sotto la supervisione della magistratura.