British Gas: addio al rigassificatore di Brindisi?
L’economia privata, quando si deve confrontare con troppa burocrazia, finisce per trovare soluzioni alternative ed abbandonare i progetti: in estrema sintesi, ciò è quanto accaduto a British Gas, a Brindisi, con quel famoso progetto del rigassificatore che, ormai da undici anni, è rimasto soltanto sulla carta e, avendo incontro delle difficoltà non indifferenti, rischia ora di sfumare del tutto, come del resto si può evincere dall’abbandono da parte di British Gas di Brindisi, chiudendo la sua sede locale e mettendo in mobilità i 20 dipendenti presenti.
British Gas: adiremo le vie legali per ottenere giustizia
La British Gas, secondo quanto riferito alla stampa, ha fatto sapere di aver già investito la bellezza di 250 milioni di euro per il progetto e, nonostante abbia deciso di chiudere la sua sede di Brindisi, non è intenzionata subito a rinunciare al progetto e, anzi, ha già indicato che sarà pronta ad adire le vie legali, qualora i permessi non dovessero proprio esser rilasciati. La vicenda potrebbe sbloccarsi dopo la sentenza nel processo che vede coinvolti i dirigenti della British Gas e l’ex sindaco Giovanni Antonino per corruzione e, inoltre, dopo l’approvazione definitiva del progetto da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico.