In terra di Puglia, un luogo in cui ci sono state notevoli tratte di emigrazione e di immigrazione, snodo di commerci e di traffici marittimi, non è difficile ritrovare testimonianze di epoche storiche precedenti alla nostra. Si tratta, generalmente, di un buon repertorio di beni archeologici di un certo prestigio che, fortunatamente, a partire dalla fine dell’Ottocento, hanno trovato nel Museo di Taranto il loro naturale approdo. In precedenza, purtroppo, non era insolito venire a conoscenza di trafugamenti ed operazioni simili, il cui danno al patrimonio della cultura della terra pugliese non è stato certamente di portata limitata, anche a causa di un’inesistente tutela dei beni culturali in passato.
Non a caso, in virtù del fatto di essere stato uno dei primi musei archeologici istituiti per tentare una efficace opera di conservazione e di salvaguardia del patrimonio archeologico e culturale di epoche passate, il Museo Nazionale Archeologico di Taranto è ritenuto uno tra i più noti ed rilevanti di tutta Italia. L’esposizione del Museo di Taranto, col passare del tempo, ha cambiato spesso la sua impostazione, anche a seconda della rilevanza che andava ad acquisire una certa parte del patrimonio culturale espostovi. L’esposizione attuale, predilige una presentazione coerente del materiale archeologico, suddiviso per materiali ed epoche storiche, in modo da comprendere al meglio l’evoluzione storica della civilizzazione a Taranto.
Nell’ordine, il Museo Nazionale Archeologico di Taranto espone una raccolta di creazioni orafe facenti parte di corredi tombali: questi oggetti sono stati rinvenuti tra Canosa, S. Paolo Civitate, Carbonara e Egnazia, e sono testimonianze del mondo apulo. Sono poi repertati opere d’arte e d’architettura (frammenti) funerarie, abbigliamenti ed artigianato orafo del periodo greco della città di Taranto. Si giunge, infine, alla sezione dedicata al periodo romano della città di Taranto: in questo caso, l’accento è posto particolarmente sull’aspetto architettonico del periodo, con tanto di arredamenti interni delle case romane.