“Negli ultimi dieci anni i tumori in Puglia sono aumentati del 30 per cento e sono linfomi, leucemie,tumori a vescica e polmoni, tutti direttamente riconducibili a cause ambientali, dalla diossina sprigionata dall’Ilva agli ossidi di azoto e zolfo di Cerano, che il vento porta su tutto il Salento” (Dott. Serravezza “Oncologo”, 16 Ottobre 2008)
Nel 1999 a Lecce il tasso di morte per cancro si attestava al 23,80% per salire nel 2000-2001 al 24,56% e nel 2002 al 25,50%.
In provincia di Taranto la mortalità per tumore era ancora inferiore: l’incidenza era del 21,28% nel 1998-1999, del 22,21%. nel 2000-2001 e del 21,59% nel 2002.
Il Decreto Legislativo del 13 agosto 2010, n.155: “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” aveva rimandato al 2013 il raggiungimento dell’obiettivo di un nanogrammo per metrocubo di benzo(a)pirene in aria previsto dalla UE.
Il Consiglio regionale pugliese con il disegno di legge approvato il 22 Febbraio 2011 (approvato e votato all’unanimità da tutti gli schieramenti politici) ha predisposto una norma ‘anti-benzo(a)pirene’ che prevede un intervento immediato, da attuare nel più breve tempo possibile in caso di superamento del limite di 1 nanogrammo al metro cubo, facendo espresso riferimento al pericolo di un danno grave per la salute dei tarantini e degli abitanti della provincia. (fonte: gazzetta del mezzogiorno)
Cosa ha fatto il presidente Vendola, che tanto sbandiera i suoi slogan Verdi, per evitare ciò ?
Articolo ripreso ed ispirato da vivendolapuglia.blogspot.com