Ogni anno a Novoli (Lecce) si svolge, nei giorni 16-17-18 gennaio, la “Festa del fuoco“, in onore del santo patrono del paese, Sant’Antonio Abate. Nell’occasione si rinnova ogni anno la tradizione della “focara”, un enorme falò che viene acceso in onore del Santo.

La tradizione di accendere fuochi accomuna da secoli molti paesi del Sud d’Italia che onorano il Santo di origine egiziana. Essa aveva ed ha una funzione purificatrice e fecondatrice, come tutti i fuochi che segnavano il passaggio dall’inverno alla imminente primavera.

Focara di Novoli

La “focara”, in particolare, è diventato il simbolo di Novoli e può essere definito un monumento unico nella sua maestosità e grandezza. E’ un enorme falò, costituito da fascine di tralci di vite secchi che vengono sapientemente lavorati e messi insieme con tecniche antichissime che si tramandano di padre in figlio sino ad ottenere una pira altissima di 20-22 metri di altezza e di 18-20 metri di diametro. E’ un evento che non ha eguali in Italia e nel bacino del Mediterraneo.

L’accensione della “focara” di Novoli, che avviene la sera del 16 gennaio, è il momento culminante della festa e la piazza che la ospita, piazza Tito Schipa, conta la presenza di almeno 50.000 persone e rappresenta il punto di riferimento per gli eventi e le manifestazioni che durano fino a notte inoltrata.

Oggi questa tradizione “diventa” una Fondazione. Lunedì 28 febbraio, infatti, a Bari, presso l’Ufficio di Presidenza della Regione Puglia, il presidente della Regione Nichi Vendola, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e il sindaco della Comune di Novoli Oscar Marzo Vetrugno hanno sottoscritto l’atto di costituzione della “Fondazione La Focara di Novoli”.

Nell’occasione, il presidente Vendola ha dichiarato: “Credo che oggi sia una giornata importante e non solo per Novoli. La Fondazione non si occupa soltanto di mettere insieme le fascine e di accendere il fuoco in una notte particolarmente suggestiva, ma si occupa anche di far vivere tutte le iniziative culturali, commerciali ed economiche che possono ruotare intorno alla Focara. Avere una Fondazione significa poter incrementare gli studi di carattere scientifico su un fenomeno come questo, significa poter lavorare affinché la Focara diventi sempre di più un evento attrattivo anche dal punto di vista turistico. Sono infatti decine e decine di migliaia le persone che ogni anno arrivano nel Salento per non perdersi questo appuntamento invernale davvero così bello e così raro. Il fuoco che brucia le cose cattive, i brutti pensieri. Il fuoco che auspica una buona annata per l’economia della campagna. C’è come di consueto anche un elemento di paganesimo che incrocia il culto di un santo che è il protettore di Novoli, sant’Antonio Abate. L’amministrazione della città e la provincia di Lecce, in questo cammino, teso a costruire l’immagine non retorica del Salento e del Grande Salento, hanno inteso proporci questo appuntamento come meritevole della costituzione di una Fondazione”.

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Antonio Gabellone, presidente della provincia di Lecce e il sindaco della città Oscar Marzo Vetrugno hanno sottolineato “il carattere estremamente importante della costituzione della Fondazione, una sommessa forte di tutto il territorio”.

La vicepresidente regionale e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La Focara può essere un importante strumento di promozione e marketing territoriale. Occorre però tenere alta l’attenzione tutto l’anno e coordinarsi con le altre espressioni delle tradizioni locali, con i comuni vicini e con le altre manifestazioni tipiche”.