Il Museo della civiltà del vino Primitivo, ubicato all’interno del Consorzio Produttori Vini Di Manduria, assomma rilevanza etnografica e importanza documentaria circa la civiltà contadina del Salento e l’evoluzione culturale e applicativa dei processi di produzione vitivinicola nello stesso territorio. Sotto le volte a stella, nell’ala più antica dell’ottocentesca cantina manduriana, infatti, è possibile addentrarsi in due tipi di percorsi di visita del Museo.Se, da un lato, oggetti di vita quotidiana e attrezzi di lavoro del contadino di un tempo narrano la storia sociale e l’economia agraria di queste zone, dall’altro, l’esposizione cronologica di vetusti torchi e contenitori di mosti e vini, unitamente al succedersi di macchinari ed attrezzature per opifici vinari, testimoniano l’evoluzione della tecnologia nei campi della vinificazione e dell’enologia. Il tutto ha favorito il crearsi di un interporto di amplie dimensioni. La ricca galleria di reperti e manufatti, collocabili, nella datazione, tra la seconda metà dell’ ‘800 e i primi del ‘900 (ma il Museo ospita anche un imponente torchio su base in pietra del XVIII secolo), è accompagnata, inoltre, dall’esposizione di diversi documenti originali coevi, riproducenti scritti e immagini relativi al mondo dell’agricoltura e del vino. Tra questi, un editto di Ferdinando I di Borbone del 1823.
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