Altamura, situata nella regione della Puglia, vanta una storia ricca e affascinante che risale a tempi antichi.
Le mura megalitiche di Altamura, risalenti all’epoca dei Peucezi, sono una testimonianza della sua antichità. Queste mura, lunghe originariamente circa 3,6 km e alte 4 metri, rappresentavano una difesa imponente per la città. Alcuni resti di queste mura sono ancora visibili all’interno della cinta muraria medioevale, particolarmente all’interno del Palazzo de Angelis Viti.
Nel 1232, Federico II di Svevia fondò l’attuale città di Altamura, costruendo una basilica in onore di Santa Maria Assunta. Per favorire il popolamento, Federico II invitò diverse comunità, inclusi greci ed ebrei, offrendo loro franchigie come sconti sui dazi. La città venne divisa in quattro zone: ebraica, saracena, latina e greca, riflettendo la sua natura multiculturale.
Durante il Basso Medioevo e il Rinascimento, Altamura passò sotto varie dominazioni, inclusi gli Aragona e gli Spagnoli. Nel 1647, la città partecipò attivamente ai moti contro il feudalesimo, ispirati dalla rivolta di Masaniello a Napoli, mostrando un forte spirito di resistenza.
Con l’arrivo della Rivoluzione Francese, Altamura accolse i nuovi ideali, ma la reazione borbonica fu rapida e severa. Nel 1848, le rivolte a favore dell’Unità d’Italia furono anch’esse represse nel sangue.
Il Pulo di Altamura, una dolina carsica di circa 500 metri di diametro e 75 metri di profondità, è un altro elemento di rilievo storico e naturale. Questo sito archeologico conserva numerosi reperti preistorici, che testimoniano l’antico insediamento umano nella zona.
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Infine, Altamura è famosa per l’Uomo di Altamura, uno scheletro di Homo arcaico scoperto nel 1993 nella grotta di Lamalunga, e oggi conservato nel Museo Nazionale Archeologico della città. Questo scheletro è l’unico esemplare completo di Neanderthal, risalente al Paleolitico.
Questa panoramica storica dimostra l’importanza di Altamura non solo come sito di interesse storico e archeologico, ma anche come esempio di resilienza e multiculturalità nel corso dei secoli.
Altamura è rinomata anche per il suo celebre pane di Altamura, prodotto secondo un rigido disciplinare che ne garantisce l’autenticità e la qualità. Questo pane, tutelato dalla Denominazione di Origine Protetta (DOP), deve essere realizzato esclusivamente con semola di grano duro coltivato nelle zone limitrofe, acqua, lievito madre e sale. Il processo di produzione prevede una lievitazione lenta e una cottura in forni a legna, che conferiscono al pane una crosta croccante e un interno morbido e fragrante. Grazie a queste caratteristiche uniche, il pane di Altamura è conosciuto e apprezzato in tutta Italia e oltre, diventando un simbolo dell’eccellenza gastronomica pugliese.