Come cucinare i lampascioni fritti
Se siete degli autentici pugliesi, non potrete certamente fare a meno di conoscere i lampascioni fritti, dei bulbi dalle sembianze di una cipolla noti anche come cipolla canina o cipollaccia turchina. Appartengono alla famiglia dei muscari comosum e si trovano spontaneamente nelle Murge, in Salento e talvolta anche in Basilicata. Abbondano anche in Tunisia. In Puglia e Salento sono considerati una vera prelibatezza, e non a caso. Se avrete modo di assaggiarli, ve ne innamorerete subito.
Caratteristiche e Raccolta dei Lampascioni
I lampascioni pugliesi sono dei bulbi con un diametro che varia dai 4 ai 6 centimetri. A differenza di una tradizionale cipolla, necessitano di un tempo di maturazione maggiore, circa 4-5 anni, e generalmente si raccolgono tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. È importante fare molta attenzione durante la raccolta per non danneggiarli. Questi prodotti della terra sono considerati una vera prelibatezza in Puglia, tanto da essere comunemente venduti nei mercati locali, sebbene non siano molto economici. Ci sono tantissime preparazioni e ricette che permettono di gustare questo bulbo in modo appetitoso: grigliati, in agro, alla brace, sott’olio e, ovviamente, fritti.
La Ricetta dei Lampascioni Fritti
La ricetta dei lampascioni fritti che segue è antica e tramandata da generazione in generazione. Gli ingredienti necessari sono:
- 400 grammi di lampascioni
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Preparazione:
- Dopo aver pulito i lampascioni, lavateli ripetutamente.
- Per togliere l’eccesso di amaro, lasciateli in acqua fresca per una notte intera e risciacquateli il giorno dopo.
- Asciugateli e intagliateli in 4 parti.
- Immergeteli in abbondante olio bollente lasciando che durante la cottura si aprano, formando quasi una rosa.
- Scolateli su fogli assorbenti e serviteli caldi cosparsi con poco sale e pepe.
Questa ricetta è molto versatile. Oltre ai lampascioni fritti senza pastella, potete provare i lampascioni fritti con pastella, che conferiscono una croccantezza unica. Per un tocco speciale, potete accompagnarli con il vincotto o preparare dei bocconcini fritti di lampascioni.
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Ingredienti:
- 400 grammi di lampascioni
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
Preparazione
- Dopo aver pulito i lampascioni, lavateli ripetutamente.
- Per togliere l’eccesso di amaro meglio sarebbe lasciarli per una notte intera in acqua fresca e il giorno dopo risciacquarli.
- Asciugateli e intagliateli in 4 parti.
- Immergeteli quindi in abbondante olio bollente lasciando durante la cottura, che si schiudano quasi a formare una rosa.
- Scolateli per bene su fogli assorbenti.
- Serviteli caldi cosparsi con poco sale e pepe.
Benefici e Consumo dei Lampascioni
I lampascioni sono noti anche come cipolline selvatiche e hanno un sapore unico e leggermente amarognolo. Sono ricchi di antiossidanti e fibre, aiutano a depurare il corpo e hanno anche un effetto lassativo se consumati in grandi quantità. Sono un alimento a basso contenuto di carboidrati e con un indice glicemico relativamente basso, quindi possono essere consumati anche da chi soffre di diabete, previo consiglio medico.
In cucina, i lampascioni fritti alla pugliese rappresentano una vera delizia. Potete sperimentare diverse varianti come i lampascioni fritti con le uova o i lampascioni fritti a fiore. Per chi ama la croccantezza, i lampascioni fritti in pastella o i lampascioni fritti con pastella sono un’ottima scelta. Se volete vedere come si preparano, ci sono numerosi lampascioni fritti video che mostrano ogni passo della ricetta.
Varianti Regionali
I lampascioni non sono solo una specialità pugliese, ma sono apprezzati anche in altre regioni come la Basilicata, dove i lampascioni fritti sono altrettanto amati. Nelle ricette lucane, i lampascioni fritti basilicata possono essere accompagnati da diversi contorni locali, rendendo il piatto ancora più ricco e saporito. Che li preferiate nella loro versione semplice o con varianti più elaborate, come i lampascioni fritti con le uova, i lampascioni fritti con vincotto, o i lampascioni fritti a fiore, scoprirete un mondo di sapori unici e tradizionali.
Conclusione
I lampascioni fritti sono un piatto tradizionale della cucina pugliese che affonda le radici in antiche ricette tramandate nel tempo. Questi bulbi, con il loro sapore distintivo e le loro proprietà benefiche, sono un elemento prezioso della gastronomia del Sud Italia. Dalla raccolta accurata alla preparazione, ogni passaggio è importante per valorizzare al meglio il gusto di questo ingrediente unico. Che li preferiate fritti senza pastella o con una croccante pastella, i lampascioni rappresentano una vera delizia per il palato, da gustare caldi e accompagnati magari da un buon bicchiere di vino locale.
Altre ricette con i lampascioni
Dove si possono trovare i lampascioni?
I lampascioni si trovano prevalentemente nelle Murge e nel Salento, ma anche in alcune zone della Basilicata e in Tunisia. Sono spesso venduti nei mercati locali pugliesi, dove sono considerati una delizia.
Cosa sono i lampascioni pugliesi?
I lampascioni pugliesi sono dei bulbi appartenenti alla famiglia dei muscari comosum, noti anche come cipolline selvatiche. Hanno un sapore unico e leggermente amarognolo che li rende particolarmente apprezzati in varie ricette tradizionali.
Che effetto fanno i lampascioni?
I lampascioni hanno proprietà benefiche per l’organismo: sono ricchi di antiossidanti e fibre, e aiutano a depurare il corpo. Tuttavia, possono avere un effetto lassativo se consumati in grandi quantità.
In che periodo si raccolgono i lampascioni?
I lampascioni si raccolgono generalmente tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, periodo in cui sono maturi e pronti per essere utilizzati in cucina.
Come si chiamano in italiano i lampascioni?
In italiano, i lampascioni sono noti come cipolla canina o cipollaccia turchina.
Chi ha il diabete può mangiare i lampascioni?
I lampascioni sono un alimento a basso contenuto di carboidrati e con un indice glicemico relativamente basso, quindi possono essere consumati anche da chi soffre di diabete. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico o un dietologo prima di inserirli nella propria dieta.
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